Frammenti di memorie degli strati arcaici d’Italia
14.30 – 15 Sirka Capone, Andhira viaggia nel tempo (video)
15.15 – 15.30 Filomena Tufaro, Dalla Terra ti sento narrare. Racconti di donne nelle sepolture neolitiche femminili.
Una ricerca, anche alla luce di più recenti rinvenimenti, su aspetti peculiari di sepolture femminili databili al Neolitico, sul significato che si condensa negli oggetti e negli elementi simbolici che accompagnano le defunte.
15.30 – 15.45 Laura Leone, Messaggi femminili dalla preistoria dell’arte. Le artiste di Grotta Chauvet (Ardèche, Francia) e Grotta dei Cervi (Otranto, Italia).
Cosa deduciamo quando l’arte e le forme delle pareti di due straordinari santuari preistorici richiamano esplicitamente elementi femminili? Certamente che una parte del pensiero femminile di allora fu intimamente legata a questi giganteschi dispositivi del sacro. Ma ciò può bastare per affermare che nelle due grotte vi sia stata l’azione diretta delle donne nel ruolo di medium o nell’esecuzione dell’arte?
15.45 – 16 Sarah Perini, Momolina Marconi: tracce dell’Antica Dea Mediterranea nelle manifestazioni religiose protoitaliche.
Nel contesto delle innovazioni negli studi delle antiche religioni dell’area mediterranea, nel nostro paese è fondamentale ricordare l’opera di Momolina Marconi che, pur non avendo incontrato Marija Gimbutas, ne conferma ampiamente le linee di ricerca e i risultati. Il profondo e variegato apporto della Marconi restituisce specificità e valore alle espressioni della Potnia Mediterranea ed è l’unica voce femminile italiana che possiamo riascoltare e valorizzare per il suo contributo sulle nostre profonde radici.
16.30 – 16.45 Giovanni Feo, Gli Etruschi, il Primato Femminile, le Sibille e il Culto di Voltumna.
Nella leggenda della Lupa e dei Gemelli, mito fondativo di Roma, si è conservato il ricordo del cruciale passaggio epocale dalla civiltà etrusca, di origini matrifocali, a quella romana, patriarcale e guerrafondaia; tema storico ancora ignorato dal pensiero e dall’insegnamento accademico. Banalizzare e oscurare l’importante presenza del principio femminile nella società etrusca ha comportato una falsificazione della storia che oggi va rimossa.
16.45 – 17.10 Adele Campanelli e Maria Cristina Ronc, Montagne e Madri. Rocce, Laghi e Luoghi della Ritualità della Dea
Il profilo del Monte Bianco è quello di una dea dormiente: una Montagna Bianca come Madre delle Alpi sulle cui cime sono deposte statue di Vergini, mentre la sua eterna sacralità sopravvive nei riti e nei canti. Mentre gli scavi “pare” non restituiscano materiale riconducibile al culto della Dea, i segni della sua presenza sono leggibili sulle glissade neolitiche delle rocce su cui, millenni più tardi, vennero erette cappelle dedicate a Sant’Anna. L’indissolubile legame tra gli aspetti più caratterizzanti del paesaggio e la devozione alla dea madre emerge anche dallo studio di luoghi di culto dell’arcaico Abruzzo, dove da millenni sorgenti e grotte, laghi e selve hanno ospitato divinità e riti legati alla sacralità della vita e al ciclo della vegetazione.
17.10 – 17.25 Valerie Aliberti, Dolasilla e le sue sorelle: la Sovranità femminile nelle antiche leggende dolomitiche.
Le antiche leggende delle Dolomiti ci permettono di incontrare società pacifiche, connesse alla natura, e donne forti che sono maghe, regine, principesse e guerriere. Partendo da queste narrazioni possiamo cominciare a ricostruire un passato diverso e reclamare un modo nuovo di percepire e vivere la nostra terra e la nostra natura femminile.
17.25– 17.40 Sandra Schiassi, Marija Gimbutas: alle Armonie di Bologna inizia una stupenda metamorfosi che continua ancora.
Con Marija Gimbutas scopriamo che una società non sessista c’è già stata, ma non solo.Entrano nel nostro mondo spiritualità, magia, sciamanesimo, divinazione. Un po’ di confusione,qualche conflitto, ma anche mille finestre che si aprono ed entra aria nuova.
17.45 Dibattito
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Durante il convegno sarà allestita una libreria, dove sarà possibile consultare e acquistare una selezionata scelta di libri e altri materiali inerenti ai temi affrontati.
Sarà esposta anche l’Agenda della Dea, nelle sue tre uscite, “progetto nato dal lavoro di un gruppo di donne che attraverso scritti, disegni, poesie e sogni si sono connesse alla Dea, o Forza Creatrice, con l’intento di sperimentare l’atto creativo”.
Se fai anche tu fai ricerche su questi temi, partecipa al nostro Call for Papers, cliccando QUI
Con il Matrocinio di
Casa Internazionale delle Donne, Archivia, Matriarchy Now, Hypathia, Il Paese delle Donne